Sin dai tempi antichi il Dhofar, la regione meridionale del Sultanato dell’Oman, era al centro della produzione e degli scambi commerciali dell’incenso, utilizzato da sempre nelle cerimonie religiose e preziosa merce di scambio in epoca medievale.

Questa resina speciale, estratta dalla boswellia sacra, veniva trasportata lungo l’antica “via dell’incenso” partendo dalla capitale Salalah, attraverso la penisola arabica fino al Mediterraneo. Un centro storico per il commercio dell’incenso fu la città di Ubar, nota anche come l’Atlantide del deserto, alle porte di Salalah.

Dopo la raccolta e la sua lavorazione, la produzione veniva portata a Sumhurum, città in cui secondo la leggenda viveva la Regina di Saba e da cui partivano le spedizioni.

Ancora oggi, la produzione dell’incenso è molto viva nella regione: l’estrazione si tiene da maggio a giugno e la lavorazione durante l’estate, per essere poi pronta a settembre per il grande mercato dell’incenso di Salalah.

Quali sono gli utilizzi più comuni dell’incenso?

Sin dall’antichità è stato usato per cerimonie religiose o magiche, per purificare e profumare gli ambienti, per meditazione e nello yoga grazie alla sua efficacia rilassante.

Ha proprietà repellenti contro le zanzare, viene usato in medicina grazie alle sue proprietà antinfiammatorie per la cura di colite, reumatismi e asma.

Oggi si usa molto come profumatore di ambiente o del corpo…si trova in vendita nei mercati, nelle profumerie, negozi di spezie e farmacie.

Chiedi di testare i numerosi tipi, da quelli aromatizzati agli agrumi e floreali a quelli più intensi al sandalo o con fragranze legnose.

Viaggia con me!….A presto

Elisa Ferrari

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