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Sono le emozioni il vero motore di ogni nostro viaggio…

Quella sensazione di completezza che ci appaga dopo aver ammirato un tramonto sulle dune del deserto, dopo un bagno all’alba nell’oceano, dopo un tatuaggio all’henne fatto a casa di amici beduini, dopo una lunga passeggiata a piedi nudi sulla sabbia bianca e incontaminata, alla ricerca dello scatto perfetto per immortalare la bellezza di un enorme granchio arancio che gioca con le onde del mare…

Sono anche colori e odori che ci riportano a vivere un particolare momento, basta un attimo per ritrovarsi catapultati dentro il mercato di spezie di Nitzwa o tra le vie colorate e caotiche di Delhi.

Ma soprattutto è la gente, i sorrisi, gli sguardi, i gesti dei bambini, la felicità nei loro occhi quando per esempio in Maramures ho portato dei regali in un oratorio…

Un uomo che lavora faticosamente i campi e saluta da lontano…

E ancora un pescatore greco di Amorgos che mi racconta la sua vita mentre ricuce le sue reti, un’insegnante di Masirah che dopo una piacevole conversazione sul ruolo della donna nel mondo, si toglie il velo per permettermi di guardarla negli occhi dicendomi “mi fido di te, sei una bella persona”.

Ecco, il viaggio emozionale è quel viaggio che fa si che al rientro, nulla sarà più come prima!

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